Come tutelarsi quando un minore viene portato all’estero illecitamente?

In Italia è sempre vietato portare all’estero un minore senza il consenso del genitore esercente la responsabilità genitoriale, anche nel caso in cui il trattenimento all’estero si protragga per un breve periodo di tempo.
Queste situazioni si verificano sempre più spesso in quanto sono in costante aumento il numero di coppie di differenti nazionalità, sposate o semplicemente conviventi.
L’interruzione di queste relazioni, con il ritorno nel proprio Paese d’origine da parte di uno dei due soggetti, può tuttavia avere gravi ripercussioni nel caso in cui vi sia la presenza di figli minori.
Per la legge è infatti reato condurre il proprio figlio all’estero senza l’autorizzazione dell’altro genitore.

In nessun caso può essere impedito ad un soggetto di svolgere il proprio ruolo genitoriale.
Si tratta di una problematica che può riguardare anche quelle persone che decidono di trasferirsi all’estero, ad esempio per motivi di lavoro o perché hanno conosciuto un nuovo partner, e pretendono di portare con sé i figli minori senza il consenso dell’altro genitore.
Il reato di sottrazione internazionale di minori può essere compiuto da chiunque, quindi non solo dal padre o dalla madre dei figli minorenni.
Tuttavia i casi più frequenti di sottrazione internazionale di minori avvengono all’interno dei nuclei familiari, quando un soggetto pretende di portare all’estero i propri figli senza avere il consenso dell’altro genitore.
Quando è integrato il reato di cui all’art. 574 bis c.p. sottrazione e trattenimento di minore all’estero?
La sottrazione internazionale di minori si verifica quando una persona conduce un minore fuori dall’Italia, sottraendolo a colui che esercita la responsabilità genitoriale o al tutore.
Elemento centrale è quindi il trasferimento illegittimo del minore.
La sottrazione avviene attraverso una frontiera o la sua permanenza in un Paese diverso da quello dove aveva la propria residenza abituale.
Si tratta di una forma di “rapimento” del minore, che si trova impossibilitato a mantenere i rapporti con entrambi i propri genitori.
A differenza del sequestro di persona (art. 605 c.p.), la sottrazione internazionale del minore non comporta una effettiva privazione della libertà personale per il minorenne.
Il reato riguarda piuttosto l’interruzione e/o la rottura del legame tra un genitore ed il proprio figlio.
E’ quindi protetto il diritto di un padre o di una madre ad esercitare in maniera continuativa la propria “potestà genitoriale”, rinominata con la riforma del 2013 “responsabilità genitoriale”.
Si tutela inoltre la possibilità del minore di mantenere la comunanza di vita con entrambi i genitori.
Si vuole impedire che subisca un traumatico distacco dalla “residenza abituale”.
La residenza abituale è intesa come il contesto nel quale il minore era inserito e che rappresenta l’unico luogo di vita.
Il responsabile della sottrazione internazionale di minori è punito con la pena da 1 a 4 anni.
Se il reato viene commesso da uno dei genitori, in caso di condanna potrà essere disposta la sospensione dell’esercizio della responsabilità genitoriale.

Cosa succede se il minore viene “trattenuto” all’estero, senza il consenso dell’altro genitore?
Il reato di sottrazione internazionale di minori può verificarsi anche nel caso in cui uno dei due genitori abbia prestato il proprio consenso all’allontanamento temporaneo del proprio figlio al di fuori del territorio nazionale.
Il mancato rientro del minore al termine del periodo “concordato”, quello per il quale entrambi i genitori avevano legittimato la sua permanenza all’estero, comporta un vero e proprio “trattenimento” illegittimo del figlio minorenne.
Il trattenimento illecito del minore è purtroppo un’ipotesi che si verifica molto spesso a seguito dell’avvenuta separazione dei genitori.
Quando uno dei due membri della coppia si trasferisce a vivere in un’altra nazione le tempistiche e le modalità del diritto di visita del minore vengono stabilito da un Giudice o, semplicemente, concordato preventivamente dalle parti.
Il genitore che non rispetta questo tipo di accordi commette quindi il reato di sottrazione internazionale di minori.
Cosa si può fare in caso di sottrazione giù avvenuta?
La prima cosa da fare in caso di sottrazione internazionale di minori è quella di rivolgersi ad un avvocato specializzato in questa materia.
È infatti necessario intraprendere un percorso a livello nazionale ed internazionale per poter riabbracciare i propri figli dopo che sono stati trasferiti illecitamente in un altro Paese.
L’intervenuto tempestivo deve essere finalizzato a:
- denunciare all’autorità giudiziaria nazionale il reato commesso dal genitore responsabile della sottrazione;
- attivare, ove possibile, il procedimento di “rimpatrio del minore”, uno strumento previsto dalla Convenzione de L´Aja del 1980.
In particolare, per poter attivare la procedura di rimpatrio, occorre che sussistano alcuni specifici requisiti:
- il minore non deve aver compiuto i 16 anni di età;
- non deve essere trascorso più di un anno dalla sottrazione;
- il genitore a cui è stato sottratto il minore deve essere titolare della custodia o dell’affidamento del bambino;
- la “restituzione” non può in alcun modo comportare per un danno morale o materiale per il minore né deve violare alcuno dei suoi diritti;
- il minore doveva avere la propria residenza abituale in uno Stato contraente.
Presso tutti gli Stati che hanno aderito alla Convenzione sono state istituite apposite “Autorità Centrali” che si occupano di prendere in carica la richiesta di protezione internazionale del minore, finalizzata ad ottenerne il rimpatrio, cooperando reciprocamente tra loro.
Come possiamo essere utili?
Se sei vittima del reato di sottrazione internazionale di minori e se tuo figlio è stato condotto/trattenuto all’estero senza il tuo consenso, possiamo aiutarti a ricongiungerti con lui.
Contatta il nostro Studio per avere una consulenza, finalizzata a capire tutti gli aspetti che caratterizzano la tua vicenda in modo da poter elaborare la miglior strategia difensiva per riabbracciare tuo figlio ed ottenere giustizia.
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