Reato di abuso edilizio

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Abuso edilizio: cos’è

Abuso edilizio reato. Il Testo Unico dell’Edilizia divide le opere e gli interventi di costruzione in tre tipologie:

  • art. 6 T.U. prevede degli interventi non sostanziali che non incidano sulla destinazione urbanistica e sulle strutture portanti e divisorie. Si tratta di lavori che hanno ad oggetto solo la conservazione del buono stato dell’immobile. Per questa tipologia è escluso l’obbligo della concessione edilizia;
  • art. 10 T.U. elenca le opere soggette a permesso di costruire, tra cui le nuove costruzioni, le ristrutturazioni urbanistiche e quelle che comportano, ad esempio, un aumento di unità immobiliari, oppure modifiche del volume;
  • art. 22 T.U. prevede l’esistenza di un titolo abilitativo chiamato s.c.i.a. (segnalazione certificata di inizio attività) al fine di realizzare alcuni interventi edilizi. Non è quindi richiesto un controllo preventivo della pubblica amministrazione.

Gli abusi edilizi posso quindi essere molteplici: 

  • mancanza di permesso di costruire;
  • modifiche sostanziali ad un edificio già esistente, senza autorizzazione;
  • intervento effettuato in maniera differente rispetto al tipo di autorizzazione concessa;
  • mutamento della destinazione d’uso dell’immobile: ad esempio, da commerciale a privato;
  • realizzazione di opere interne senza aver preventivamente adempiuto alle comunicazioni;
  • variazione della struttura o del volume di un immobile senza autorizzazione.

Alcune di queste violazioni integrano reato, altre possono essere sanate.

Come viene accertato il reato di abuso edilizio e quali sono le sanzioni

Una volta che gli Organi deputati all’accertamento hanno rilevato la violazione, l’abuso edilizio può essere punito sia penalmente che con una sanzione amministrativa.

Le sanzioni amministrative comminate possono essere:

  • demolizione delle opere e ripristino dello stato dei luoghi;
  • acquisizione al patrimonio comunale;
  • pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria;
  • qualora non sia stata presentata la s.c.i.a., oppure l’intervento effettuato sia differente, viene disposta la sanzione pecuniaria pari al doppio dell’aumento del valore dell’immobile.

In alcuni casi è possibile presentare una domanda di sanatoria.

Non è però onere dell’amministrazione comunale verificare la sanabilità delle opere: è pertanto importante affidarsi ad un Avvocato esperto per conoscere la fattibilità di questa opzione.

Le sanzioni penali sono le seguenti:

  • ammenda fino a 10.329 euro: per inosservanza delle norme, le prescrizioni e le modalità esecutive dei regolamenti edilizi, degli strumenti urbanistici e dei permessi di costruire;
  • arresto fino a due anni e ammenda da 5.164 a 51.645,00 euro: per esecuzione dei lavori in totale difformità o assenza di permesso di costruire o di prosecuzione dei lavori nonostante vi sia una ordinanza di sospensione;
  • arresto sino a due anni e ammenda da 15.493 a 51.64,00 euro: per lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio oppure per interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesaggistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformità o in assenza del permesso.

Nel caso in cui dovesse essere pronunciata una sentenza di condanna per lottizzazione abusiva, l’art. 44 del Testo Unico Edilizia prevede che il Giudice disponga la confisca dei terreni e delle opere. 

Il Comune acquisisce nel proprio patrimonio i beni oggetto di confisca.

Chi sono i responsabili dellabuso edilizio?

Nel corso di un’attività edilizia sono molti i soggetti che intervengono nella realizzazione di un’opera.

É quindi importante sapere che, nel caso in cui venga accertata una violazione, ai sensi dell’art. 29 del Testo Unico Edilizia, le persone chiamate a rispondere potrebbero essere, non necessariamente tutte insieme:

  • il titolare del permesso di costruire;
  • il soggetto che ha commissionato i lavori;
  • il costruttore;
  • il direttore dei lavori.

Cosa fare in caso di sequestro?

In casi di urgenza, quando la Polizia Giudiziaria accerta l’esistenza di un abuso edilizio, redige un verbale di sequestro preventivo.

Questa attività si rende necessaria per evitare che l’immobile venga utilizzato o i lavori continuati: la misura cautelare impedisce che la commissione dei reati si protragga nel tempo. 

In questo caso, con l’aiuto del difensore è possibile:

  • impugnare il provvedimento con la richiesta di riesame;
  • chiedere il dissequestro dell’immobile.

Quando una costruzione non può essere ritenuta abusiva?

Le strutture edilizie temporanee sono soggette ad una disciplina differente: non è necessario il permesso di costruire.

Si tratta delle c.d. costruzioni precarie che hanno le seguenti caratteristiche:

  • non modificano l’originario assetto del territorio;
  • hanno una funzione stagionale oppure è previsto un termine entro il quale verrà rimossa.

La precarietà e la facile amovibilità della struttura devono però essere valutate in modo oggettivo, in caso contrario, verrà considerato abuso edilizio.

Contatta il nostro Studio per conoscere le modalità operative, le tempistiche e i costi.

Quando si prescrive il reato di abuso edilizio?

Come detto, l’abuso edilizio può essere punito sia penalmente che con una sanzione amministrative.

L’illecito a carattere amministrativo non è soggetto a nessuna prescrizione: può sempre essere contestato e può essere emesso l’ordine di demolizione.

Questo è possibile perché la demolizione è volta a ripristinare lo stato del bene giuridico leso e a proteggere il territorio da abusi edilizi.

Di recente, però, la Cassazione ha stabilito che quando si prescrive il reato di costruzione edilizia abusiva e questa viene dichiarata dal giudice dell’appello, deve essere disposta la revoca dell’ordine di demolizione impartito con la sentenza di primo grado. 

Clicca qui per leggere la sentenza 

In caso di contestazione in sede penale, il reato si prescrive in 4 anni (5 anni se interviene un atto interruttivo). In alcuni casi l’Ufficio di Procura contesta la consumazione nei seguenti momenti: ’accertamento della violazione o sequestrodell’immobile ma in realtà il momento consumativo potrebbe essere individuato in un momento diverso.

Perché è importante rivolgersi ad avvocati esperti?

La materia urbanistica è certamente complessa: viene infatti coinvolto sia il diritto amministrativo che il diritto penale.

Come detto, l’analisi del caso concreto necessita di alcune competenze tecniche che solo un Team di Professionisti esperto può fornire.

Come possiamo essere utili noi dello studio legale AMP?

L’esperienza che lo Studio Legale AMP vanta in materia di Edilizia è dovuta alla pluralità di procedimenti trattati, oltre a studiare gli orientamenti giurisprudenziali più recenti, si avvale della consulenza di Professionisti unitamente ai quali è possibile definire la migliore strategia difensiva in caso di contestazione di un reato edilizio.

Avv. Fabio Ambrosio, Dott.ssa Martina Isella

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