Nuovo DPCM: cosa ci riserva il prossimo mese?
Due giorni fa il Presidente del Consiglio Conte ha firmato il nuovo DPCM che entrerà in vigore il 6 novembre ed avrà validità sino al 3 dicembre.
Sull’intero territorio nazionale rimangono invariate le misure di contrasto ormai ben note: per un maggiore approfondimento leggi il nostro articolo https://www.studiolegaleamp.com/un-nuovo-lockdown-in-agguato/.

La novità principale del DPCM riguarda la previsione, all’art. 2 e 3, di misure più stringenti da applicare a seconda della gravità della situazione sanitaria in determinate aree.
Spetta al Ministro della Salute, con cadenza settimanale, valutare il quadro epidemiologico di ogni zona al fine di determinare l’applicazione, o meno, di misure più rigorose rispetto a quelle già in vigore.
Lo status deciso della Regione perdurerà per almeno 14 giorni.

Per agevolare la lettura si identificheranno con il colore arancione le aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità, art. 2 del DPCM.
In rosso, invece, le Regioni cui corrisponde un rischio massimo di contagio, art. 3 del DPCM.
Tutte le aree in cui non è presente un quadro epidemiologico tale per cui sia necessario attuare misure anticontagio più rigorose saranno identificate con il colore giallo, art. 1 del DPCM.
La situazione potrebbe variare settimanalmente.
Quali sono quindi le Regioni a rischio?
Attualmente, il Ministro Speranza con l’ordinanza emessa il 04.11.2020 ha stabilito che alle Regioni Puglia e Sardegna debbano essere applicate le restrizioni previste dall’art. 2: rientrano pertanto nella zona arancione.
Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Calabria sono invece dichiarate zone rosse e, pertanto, le restrizioni saranno maggiori.
Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia – Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Toscana, Umbria, Veneto e le provincie di Trento e Bolzano sono considerate zona gialla in cui restano valide le indicazioni dei precedenti DPCM.

Cosa si può fare nella zona arancione?
- Non è possibile uscire od entrare nella Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
- è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
- il transito in tale zona è sempre consentito qualora sia necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti (per intenderci da giallo a giallo);
- è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, sempre che non si tratti di esigenze inerenti il lavoro, lo studio, motivi di salute o situazioni di necessità;
- bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie potranno solamente offrire servizio da asporto fino alle 22.00 ed effettuare consegne a domicilio h24;
- è disposta la chiusura dei negozi, eccezion fatta per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Cosa si può fare nella zona rossa?
Le c.d. zone rosse sono quelle maggiormente colpite dalla pandemia di coronavirus.

- Non è possibile uscire od entrare nella Regione, ed è anche vietato spostarsi all’interno dei medesimi territori, vale a dire tra Comuni e le Province, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
- è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
- sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità;
- rimarranno aperti solo gli esercizi commerciali di alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai e le edicole;
- tutte le attività sportive sono sospese. È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. È possibile svolgere attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale;
- le attività inerenti servizi alla persona aperte sono parrucchieri, barbieri, lavanderie, pompe funebri;
- i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza;
- il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile, c.d. smartworking;
- bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie seguono le regole imposte anche alla zona arancione: potranno solamente offrire servizio da asporto fino alle 22.00 ed effettuare consegne a domicilio h24.
Cosa posso invece fare se vivo in zona gialla?

In tutte le regioni non menzionate dalle ordinanze del Ministro della Salute si applicheranno le seguenti misure restrittive, molte delle quali già disposte da tempo:
- è previsto il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00, eccezion fatta per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di necessità o di salute;
- i raccomanda di limitare al massimo gli spostamenti giornalieri;
- chiudono palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi;
- sono sospesi tutti gli spettacoli sia all’interno che all’esterno di teatri, sale da concerto o cinematografiche;
- sono sospese le mostre;
- vengono chiusi tutti i musei e gli altri istituti della cultura;
- sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi in presenza. Sono consentite le riunioni private;
- è sospeso lo svolgimento di prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private;
- le attività commerciali al dettaglio possono continuare a svolgersi a condizione:
- di rispettare la distanza di sicurezza di almeno 1 metro;
- che gli ingressi siano dilazionati;
- che si sosti all’interno solo il tempo necessario;
Per conoscere la disciplina inerente i rapporti con l’estero, leggi il nostro precedente articolo: https://www.studiolegaleamp.com/un-nuovo-lockdown-in-agguato/.
Insomma, tra le diverse fonti normative, ci rendiamo conto che non è facile comprendere cosa fare per evitare di incappare in sanzioni.
Come sempre, imprenditori e professionisti si rivolgono al nostro studio in caso di dubbi o semplicemente per approfondire il contenuto del DPCM. Se vui essere contattato compila il form.