La morte corre sul filo del ciak: Alec Baldwin, tragedia sul set

Il fatto e le possibili ipotesi della tragedia sul set
Alec Baldwin: tragedia sul set. Il 21 ottobre scorso si è consumata una assurda tragedia sul set del film western “Rust” a Santa Fe, nel New Mexico.
La star, nonché produttore del film, Alec Baldwin, ha accidentalmente ucciso il direttore della fotografia del film, Halyna Hutchins, ed ha ferito il regista Joel Souza.
L’attore, durante una scena, ha puntato verso la telecamera una pistola, che avrebbe dovuto essere inoffensiva (c.d. a salve), ed ha sparato.
Il produttore era ignaro del fatto che l’arma fosse stata caricata con proiettili veri.

Secondo diverse fonti, la responsabile dell’armeria della pellicola, Hannah Gutierrez Reed, ha affermato di aver ispezionato la pistola usata da Baldwin prima di girare la scena e di non avere la minima idea di come il proiettile vero sia finito all’interno dell’arma.
La responsabile dell’armeria sembrerebbe aver fatto tutto quanto in suo potere per garantire un set sicuro.
Prima di consegnare la pistola all’assistente alla regia, David Halls, avrebbe mostrato a quest’ultimo come non vi fosse alcun proiettile dentro l’arma.
Un’ipotesi è relativa al sabotaggio ad opera di alcuni lavoratori.
Infatti, nei giorni precedenti, vi sono stati scioperi e proteste contro le condizioni di sicurezza e il mancato rispetto del contratto di lavoro.
Quali conseguenze penali per attore, la casa di produzione e Alec Baldwin per la tragedia sul set?
Eppure, l’attore protagonista, e stavolta per davvero, di questa tragedia, potrebbe essere chiamato a rispondere di omicidio colposo.
Difatti, nonostante non spettasse ad Alec Baldwin controllare che l’arma fosse scarica, lo Stato potrebbe dimostrare che costui non ha agito con la dovuta cautela.
La conseguenza potrebbe essere la contestazione di accuse penali per negligenza, imperizia o imprudenza.
Sviluppi investigativi recenti avrebbero però fatto emergere degli aspetti piuttosto inquietanti: sembrerebbe, invero, come la pistola era stata già usata per gioco da alcuni componenti della troupe, al di fuori dal set ed a telecamere spente, con pallottole reali.
Gli investigatori, infatti, hanno trovato dei proiettili veri ed altri ancora sparati a salve con la stessa pistola utilizzata poi in scena.
Se tale circostanza risulterà confermata a questo punto verrà chiamata in causa anche la casa produttrice cinematografica “Rust Movie Production”, di cui lo stesso Baldwin è proprietario, per violazione delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
All’esito delle indagini si valuteranno le conseguenze legali per l’attore.
In questo articolo, collocheremo idealmente i fatti nel nostro territorio per verificare quali fattispecie di reato possono applicarsi al caso di specie.

Quali sarebbero, quindi, le conseguenze per Alec Baldwin, se il fatto fosse accaduto in Italia?
Omicidio colposo per la tragedia del set
Come già esaminato in un nostro recente articolo, l’omicidio colposo in Italia punisce con la reclusione da 6 mesi a 5 anni, “chiunque cagiona per colpa, la morte di una persona”. In questo caso la morte di un individuo non è stata conseguenza diretta di un’azione volontaria, bensì di un comportamento messo in atto senza considerare le norme dettate dalla ragione o dall’esperienza.
Se, però, il fatto avviene a causa della violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, a quel punto potrebbe risponderne anche il legale rappresentante della casa di produzione “Rust Movie Production” di cui lo stesso Baldwin è proprietario e costui potrebbe essere chiamato a rispondere del delitto di cui all’art. 589, comma 2 c.p., omicidio colposo (reclusione da due a sette anni).
La legislazione americana assegna ai singoli Stati i criteri e le modalità sanzionatorie.
A differenza della legislazione italiana, quindi, non vi è una disciplina unitaria.
Tuttavia, in America, come in Italia, l’omicidio colposo definito “manslaughter involontario” è considerato una forma meno grave rispetto a quello volontario tradotto in inglese con il termine“murder”.
Detta minore gravità dipende appunto dall’assenza dell’elemento soggettivo, ossia dell’intenzione dell’agente di provocare con coscienza e volontà la morte di una persona.

Violazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro
Ai sensi del D.lgs 81/2008, la “Rust Movie Production” di cui lo stesso Baldwin è proprietario potrebbe essere chiamata a rispondere, per il tramite di quest’ultimo, delle seguenti violazioni:
• nel caso in cui abbia omesso di “informare i lavoratori circa il pericolo esistente, le misure predisposte e i comportamenti da adottare” (art. 55 co.5 lett. a): arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 837,61 euro a 4.467,29 euro);
• nel caso in cui l’imprenditore abbia omesso di fornire ai lavoratori “i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale” (art. 55, comma 5, lett. d): arresto: da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.675,23 euro a 6.700,94 euro);
• nel caso in cui l’imprenditore non abbia richiesto “l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione” ovvero per aver omesso di programmare gli interventi da attuare “in caso di pericolo immediato” (art. 55, comma 5, lett. c): arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.340,18 euro a 5.807,48 euro);
• nel caso in cui l’azienda abbia affidato dei lavori ad un’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, l’ipotesi di reato si configura per avere i datori di lavoro per aver omesso “di cooperare nell’adozione di misure di prevenzione e protezione dai rischi” e “di coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori” (art. 55, comma 5, lett. d): arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.675,23 euro a 6.700,94 euro).
Va ovviamente specificato come le ipotesi di reato richiamate siano tutte di natura contravvenzionale e le stesse prevedano quale sanzione “l’arresto o l’ammenda” (e quindi anche la c.d. “oblazione facoltativa”).

Responsabilità amministrativa dell’ente per la tragedia sul set
Come anticipato in premessa, oltre alle ipotesi di responsabilità dell’imprenditore quale persona fisica, ben potrebbe configurarsi l’ipotesi di responsabilità amministrativa dell’ente, ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
In caso di condanna nel nostro paese all’azienda “Rust Movie Production” verrebbe imposto il pagamento di una somma di denaro, discrezionalmente determinata dal Giudice in base a specifiche previsioni contenute nella normativa di riferimento, oltre che a possibili misure interdittive per limitare lo svolgimento dell’attività aziendale.
Proprio in relazione all’omicidio colposo, l’imputabilità della società potrebbe scaturire, ai sensi dell’art. 25-septies D.Lgs. 231/2001, per effetto della violazione di norme sulla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D.Lgs. 81/2008.
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